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Un po' di storia

Per quanto strano possa apparire, un luogo quasi disabitato come questo, racchiuso nella cartina qui riprodotta, affonda le sue radici addirittura in un testo di Tacito. Nelle sue "Storie", quando riferisce i tragici avvenimenti che nel 69 dopo Cristo, noto agli storici come anno dei tre imperatori, insanguinarono le regioni a nord del Po per la supremazia del potere a Roma, cita Ostiglia come piccolo borgo nel territorio di Verona. Durante le lotte condotte da Ottone, Vitellio e Vespasiano, in cui solo quest'ultimo prevarrà diventando imperatore, le legioni misero il campo proprio da queste parti e Tacito dice anche il perché.

tavoletta IGM al 25000
"Mox Caecina inter Hostiliam, vicum Veronensium, et paludes Tartari flumini castra permuniit, tutus loco, cum terga flumine, latera obiecto paludis tegerentur." Publius Cornelius Tacitus, Historiae, Lib. III 9.
(Quindi Cecina stabilì un accampamento permanente tra Ostiglia, villaggio del territorio di Verona, e le zone paludose del fiume Tartaro, terreno per lui favorevole in quanto protetto alle proprie spalle dal fiume stesso e sui fianchi dagli acquitrini che da esso hanno origine.)

 
Lasciata la stazione di Ostiglia la linea per Treviso curvava a destra e proseguiva con un lungo rettifilo in direzione nord-est verso Legnago, attraversando le paludi e le infinite distese della campagna delle Valli Grandi (Vedi Tronco Ostiglia - Legnago).
Località Ponte dei Tedeschi, casa cantoniera al km 1+757.
Località Ponte dei Tedeschi. Basamento in cemento del segnale di avviso di Ostiglia al km 1+700. Il segnale era di tipo lunimoso a due luci sullo stesso stante che nel dopoguerra sostituì quello ad ala.
Località Ponte dei Tedeschi. Casa cantoniera al km 1+757 nei cui pressi si trovava il segnale di avviso di Ostiglia
Ponticello di 1,50 m di luce al km 1+785. Il fosso è stato interrato. Sullo sfondo la casa cantoniera al km 1+757.
L'unica garitta rimasta di tutta la linea. Il passaggio a livello era quello della della strada comunale Argine San Lorenzo, manovrato sul posto con sbarre girevoli.

Tavole di orientamento in cemento in precedenza al segnale di avviso alla protezione di Ostiglia.
Cippo chilometrico al km 2 ancora in sito.
Passaggio a livello privato al km 2+219
Lo scorrere dell'acqua dei fossati posti lungo la strada privata era assicurato da due ponticelli ad arco di luce m 0,8 al km 2+210 e 2+228
Il rilevato feroviario prosegue in salita (6%o) verso il ponte sulla Fossetta Mantovana (Canal Bianco)
 
Ponte sulla Fossetta. Km 2+876,59torna

Foto d'epoca.
Km 2+876. Il ponte sulla Fossetta Mantovana (Canal Bianco) appena completato. Rivista Tecnica delle ferrovie italiane, maggio 1935.

Foto d'epoca.
Km 2+876. Il ponte sulla Fossetta Mantovana (Canal Bianco) sta per essere ultimato. Rivista Tecnica delle ferrovie italiane, maggio 1935.
La struttura obliqua, a travata singola, si caratterizzava per alcune originali particolarità tecniche nella carpenteria e nelle opere murarie. La travata metallica era costruita con pareti laterali reticolate, formate da travi a grandi maglie triangolari (sistema Warren) che si sviluppavano, fra i centri di appoggio, per una lunghezza complessiva di oltre 50 metri. La luce retta fra le spalle del ponte misurava 44 metri. Le foto rivelano quale accorgimento tecnico si sia escogitato sui cosiddetti "puntoni di testata", le ultime travi alle estremità che gravano sui centri di appoggio del ponte. Tenuto conto che alle testate la struttura terminava con un angolo obliquo, le maglie terminali non potevano formare un triangolo equilatero come quelle centrali, ma si sono adattate facendo avanzare un puntone di testata e arretrando l'altro nel medesimo fronte in modo da combaciare con la struttura muraria obliqua. La struttura muraria era interamente costruita in mattoni eccetto i piani di appoggio della travata in pietra viva. Il ponte inoltre era provvisto di due sottopassi laterali ciascuno di 8,50 metri di luce, con piattabanda a travi in cemento armato, al km 2+836 e al km 2+915.
Questo ponte per via delle particolari caratteristiche dimensionali e tecniche avrebbe meritato di essere conservato nella sua integrità, ma purtroppo di esso non ci rimane alcuna traccia. Negli anni sessanta infatti il progetto di costruzione del Canal Bianco (una rettifica navigabile e un allargamento della vecchia Fossetta Mantovana) ne aveva decretato la demolizione. La realizzazione del progetto, che, per inciso, non è stato portato a termine nemmeno dopo 50 anni, prese avvio pochi anni dopo la chiusura del tronco ferroviario Ostiglia-Legnago (1964).
Anche il ponte sulla Fossetta subì tentativi di bombardamento da parte delle forze aeree americane del 340 bomb group. Il 20 Aprile 1945, a soli pochi giorni dalla fine della guerra, i bombardieri americani proseguivano le operazioni di interruzione delle vie di comunicazione per fermare in tutti i modi i tedeschi i ritirata. Una foto di ricognizione aerea testimonia lo sgancio di diverse bombe che caddero vicinissime al terrapieno ferroviario, probabilmente danneggiando i binari e interrompendo la linea, senza però centrare il ponte. Secondo il rapporto della missione il ponte sulla Fossetta quel giorno (chiamato Ostiglia Nord-est Railroad Bridge) era un obiettivo secondario di ripiego al ponte ferroviario di S.Ambrogio (Verona).

Località Le Calandre. Luogo dove fu gettato il ponte sulla Fossetta Mantovana (ora Canal Bianco). Sponda di Ostiglia.
Dalla sponda lato Legnago.
Idem lato Legnago verso Ostiglia
Cippo di confine FS a sezione quadra nei pressi del ponte.
Ponticello di mattoni ad arco di 1 m di luce al km 3+092.
Ponticello di mattoni ad arco di 2 m di luce al km 3+501.
Ponticello obliquo di mattoni, con piattabanda in cemento armato, di 2 m di luce, al km 3+660.

Passaggio a livello sulla strada comunale delle Calandre al km 3+679. Questo passaggio a livello aveva sbarre levatoie con comando a distanza situato nella garitta posta presso la casa cantoniera successiva al km 4+467
Ponticello ad arco di mattoni di 1 m di luce al km 4+003.
Ponticello obliquo in pietra da taglio, arco a sesto ribassato in mattoni, luce di 2,5 m, al km 4+449 presso la casa cantoniera al km 4+467, località Mazzagatta.
 
Casa cantoniera al km 4+467 in località Mazzagatta e passaggio a livello manovrato sul posto (km 4+458), sulla strada "Le Calandre-Vallette". In questo punto vi era la garitta dove prendeva servizio il casellante addetto all'argano di manovra per il comando a distanza del passaggio a livello al km 3+679.
La nicchia nel muro del posto telefonico.
Fianco est della casa e garitta attrezzi.
Casa lato campagna.
Vista della strada "Le Calandre-Mazzagatta-Vallette" con la casa cantoniera e il ponticello, al tramonto.

Ponticello in pietra da taglio, arco a sesto ribassato, 1 m di luce, al km 4+841 e rilevato ferroviario in irezione di Ostiglia.
In lontananza la casa cantoniera al km 4+467.
Dalla massicciata emerge a sorpresa il cippo del km 5.
Rilevato ferroviario poco dopo il km 5 in direzione di Legnago. Il palo telefonico mozzato spunta dal ciglio della massicciata.
La "Corte Mazzagatta" vista dalla ferrovia.

Ponticello in pietra, arco a sesto ribassato, luce di 2,5 m, al km 5+288. Foto in alto a sinistra verso Ostiglia; foto in basso a sinistra verso Legnago.
Passaggio a livello su strada privata al km 5+365 (linea verso Legnago). Il rilevato sale qui con una pendenza del 6%0 verso il ponte sul fiume Tartaro, 650 m più avanti.
Linea in direzione di Ostiglia dalla strada privata del medesimo passaggio a livello. Gli ultimi raggi di sole sulle "Valli Grandi" con la casa cantoniera al km 4+467 sempre sullo sfondo.
Nei pressi del passaggio a livello privato sorgeva la casa cantoniera al km 5+351. La casa fu distrutta sul finire della 2ª guerra mondile, probabilmente nel tentativo da parte alleata di colpire il ponticello che si trova a pochi metri di distanza. Con la riattivazione della linea nel 1946 la casa non venne più ricostruita. Quelli che si intravedono emergere dal terreno sono i resti dei muri perimetrali delineanti la pianta della casa.
Un'immagine verso di Ostiglia dallo stesso punto. Non tanto lontano la casa cantoniera al km 4+467.

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