Le Comuni, Caselle di Pressana e ponte sul Fratta logo di Google facebook

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tavoletta IGM al 25000

Ponticello avente una luce di 1,5 m al km 27+776 sopra un fossato nei pressi di Minerbe.

Due ponticelli contigui, ambedue di 2 m di luce, rispettivamente al km 27+992 e km 28+001 sopra lo scolo Mussolin. Il secondo manufatto in cemento è certamente di epoca più recente visto l'utilizzo di questo tronco di linea fino ai primi anni '90.
Passaggio a livello privato al km 28+673, l'unico superstite di tutta la linea. Da notare le sbarre tubolari di tipo girevole, chiuse con l'apposito catenaccio, e sorrette da piantanine costituite da spezzoni di rotaie infisse e cementate nel terreno. La chiave era in possesso all'utente (o agli utenti) della strada privata che aveva in consegna il PL. Le sbarre dovevano essere aperte soltanto in caso di necessità e l'attraversamento doveva essere eseguito con precauzione e tempestività. Il privato che aveva in consegna il PL, quando non doveva eseguire attraversamenti, aveva l'obbligo di tenere le sbarre sempre chiuse (regime chiuso), pena una multa dalle Ferrovie dello Stato, che avessero riscontrato una apertura anomala delle sbarre. Sulla sinistra, lungo la linea, la casa cantoniera successiva al km 29+071,83

Dettaglio della sbarra girevole dal lato del cardine (foto 02867301) e dal lato del catenaccio di chiusura (foto 02867302). Le rotaie di sostegno della sbarra sono del vecchio tipo a doppio fungo, marchiate "OUGREE 86", costruite a Ougree (Belgio) nel 1986.
Ponte obliquo in ferro a travi gemelle di luce metri 4,00 al km 28+682,85 su un fossato di scolo e linea in direzione di Treviso. In lontananza la casa cantoniera al km 29+071,83 in località "Le Comuni", il nome della vecchia corte che si intravvede in lontananza sulla destra. Il proprietario di questi terreni non ha avuto alcuno scrupolo a demolire diversi ponticelli e spianare completamente il rilevato ferroviario per espandere le proprie coltivazioni sopra il terreno di proprietà delle Ferrovie dello Stato.

Dettaglio delle spalle in mattoni e dei piani di appoggio in pietra dove posavano le travi gemelle del ponte.

Località "Le Comuni", casa cantoniera al km 29+071 e passaggio a livello al km 29+051 ai tempi nostri. La croce di sant'Andrea è stata installata nell'ultimo periodo di attività, in cui la linea era in regime di raccordo merci. Il passaggio a livello, in origine posto sulla strada comunale che collegava Minerbe a Cologna Veneta, era dotato di barriere a cancelli manovrati sul posto. In consegna a questa località vi era anche il passaggio a livello successivo, monvrato a distanza, al km 29+686, sulla strada comunale "via Carampelle".

Foto d'epoca.
18 Luglio 1963, Casa cantoniera km 29+071 in località "Le Comuni". La simpatica casellante alla manovra dell'arganello di comando a distanza del PL in "via Carampelle" al km 29+686. Sulla sinistra la ferrovia in direzione di Treviso. Si intravvedono, a destra lungo linea, la serie di carrucole di guida dei fili di comando a distanza del PL.

Foto d'epoca.
Qualche anno più tardi la stessa signora, ormai ex casellante, con il figlio, negli anni '80 nel cortile del casello. La pompa a mano dell'acqua in dotazione al casello viene ancora utilizzata. Dietro la linea ferroviaria (a destra in direzione di Treviso) ancora attiva come raccordo merci. Si notano i muretti di parapetto del ponticello al km 29+096 e una piantanina di sostegno delle carrucole dei fili di comando a distanza del PL in via "Carampelle".
Ponticello tubolare in mattoni (diametro metri 0,80) al km 29+096, pochi metri più avanti della casa cantoniera in località "Le Comuni".

Ponticello in mattoni con arco a sesto ribassato di 1/4 di luce metri 1,50 al km 29+319.
A pochi metri di distanza dal ponticello della foto precedente un altro piccolo, ponte questa volta in ferro a travi gemelle, di luce metri 3,00 al km 29+355 sopra la fossa Serega.
Dettaglio delle spalle in mattoni e pietra del ponte sulla fossa Serega e linea in direzione Ostiglia (foto 02933504); in lontananza la casa cantoniera in località "Le Comuni" al km 29+071.


Ponticello tubolare di 0,80 metri di diametro, al km 29+347. La ripresa con lo zoom (foto 02934702) permette di osservare che il condotto è costruito internamente in cemento ed esternamente presenta una copertina con mattoni di cotto.
In corrispondenza del ponticello, linea in direzione di Ostiglia (foto 02934703) e dettaglio del muro di parapetto (foto 02934704).
Ponticello a lastroni di pietra di luce metri 0,80 al km 29+673, pochi metri prima del passaggio a livello di via "Carampelle".
Passaggio a livello in via "Carampelle" al km 29+686 con croce di sant'Andrea (solo lo scheletro). Per un attimo si ha l'illusione che la linea ferroviaria sia ancora armata.. in realtà il binario si limita al solo tratto di pochi metri affogati nell'asfalto. La croce di S.Andrea venne installata nell'ultimo periodo di attività della linea, quando era limitata al regime di raccordo merci (anni '80). In precedenza, quando la ferrovia era in pieno esercizio commerciale, il PL era dotato di sbarre con cassa di manovra vecchio tipo FS con comando a doppio filo. Le sbarre erano comandate a distanza dall'arganello alla casa cantoniera in località "Le Comuni", al km 29+071.
Dettaglio del binario con controrotaie in corrispondenza del PL.

Ponticello in mattoni con arco a sesto ribassato di 1/4 di luce m 1,00 al km 29+857 su un fossato in località Carampelle. Nella seconda foto sullo sfondo il piccolo borgo di "Caselle di Pressana".
Linea in direzione di Treviso in corrispondenza del ponticello delle foto precedenti. Come per il tratto precedente fra Minerbe e località "Le Comuni", i proprietari terrieri nei comuni del veronese non hanno veramente scrupoli a demolire il rilevato e a coltivare sopra la sede ferroviaria di proprietà delle Ferrovie dello Stato.
Ponticello in mattoni con arco a tutto sesto di luce metri 2,00 al km 30+323 sul canale "Dugale Ansòn". A pochi metri da qui (al km 30+247) vi era un piccolo passaggio a livello con sbarre, comandato a distanza dalla vicina casa cantoniera di via Ferrata (km 30+860). Non vi sono nemmeno i resti dell'attraversamento poichè è stato completamente spianato dal proprietario dei campi confinante con la sede ferroviaria.

Nei pressi del passaggio a livello di via Ferrata carrucole per il comando a distanza del p.l. al km 30+247 dalla casa cantoniera di via Ferrata.
Ponte a lastroni di 0,8 m di luce al km 30+793, nei pressi del passaggio a livello di via Ferrata. Il perfetto stato di conservazione del ponte, nonostante i suoi cento anni di età, permetterebbe tranquillamente il transito di un treno.
Il ponte in prossimità del passaggio a livello di via Ferrata.

Località Caselle di Pressana, casa cantoniera al km 30+860 e passaggio a livello al km 30+834. La via porta il nome evocativo di "Ferrata" in ricordo della vecchia ferriera situata in località Caselle. Da questo passaggio a livello, provvisto di garritta, il casellante azionava l'arganello di comando a distanza per chiudere le sbarre del PL al km 30+247.
Linea in direzione di Ostiglia in corrispondenza del passaggio a livello. Il binario in corrispondenza dell'attraversamento stradale sempre munito di controrotaie.
Dettagli della facciata lato ferrovia della casa cantoniera in via "Ferrata". Foto 03084705 gli isolatori in ceramica e la scatola di derivazione della linea telefonica. I cavi elettrici entravano nel muro ed erano collegati al telefono FS posto all'interno del casello.
Un centinaio di metri più avanti della casa cantoniera in via "Ferrata", all'incirca al km 31, inizia una leggera curva a sinistra e la linea procede in salita con una pendenza del 6 per mille per superare il fiume Fratta. Il picchetto di poligonazione ancora in sito lungo la scarpata del rilevato ferroviario testimonia la presenza della curva.


Sempre all'altezza del km 31 vi sono diversi resti della massicciata e dell'armamento ferroviario. Le traversine sono accatastate lungo il rilevato e molte di esse presentano ancora gli argani di attacco dell'armamento tipo RA 36 S, la cui posa prevede le piastre inclinate tipo SB 1 e le caviglie marca 6 per la giunzione e marca 8 per il binario corrente. Nella foto 03100001 una piastra presenta una caviglia marca 6 (a sinistra) e una marca 8 (a destra); si utilizzava un po quello che era a disposizione..
Ponticello in mattoni con arco a tutto sesto di luce m 1,50 al km 31+140.
 
Il ponte sul fiume Fratta. Km 31+483,39 torna
 

Foto d'epoca.
La ferrovia attraversava il fiume Fratta al km 31+483 con un ponte obliquo in ferro di luce retta m 29,00. La robusta travata metallica era di tipo a pareti portanti reticolari con traliccio a croce di S. Andrea. La lunghezza delle travi portanti, misurata tra i centri di appoggio, era di circa 35 metri. La muratura delle spalle è in mattoni con i piani di appoggio della travata in pietra di trachite grigia. Gli spigoli obliqui della muratura delle spalle, dal lato della travata, sono formati da conci rettangolari di pietra bianca. La larghezza delle spalle è tale da consentire l'appoggio di una seconda travata, in caso di raddoppio della linea, a sinistra in direzione Treviso. Il ponte sul Fratta è il primo delle linea ad essere stato costruito vista l'apertura del tronco Legnago - Cologna Veneta nel 1925. Le opere murarie sono prossime a compiere 100 anni. La travata metallica è stata rimossa alla fine degli anni '90, poco dopo che il tronco, in regime di raccordo merci, venne chiuso definitivamente.
L'imponente spalla del ponte lato Ostiglia con larghezza prevista per l'appoggio di una seconda travata in caso di raddoppio della linea.
In dettaglio lo spigolo della spalla, formato da conci di pietra bianca con scolpitura grezza, disposti verticalmente a lunghezze alterne e il piano di appoggio della travata costruito con blocchi di durissima pietra di trachite grigia.
Piano di appoggio della travata della spalla lato Ostiglia. Sui blocchi di pietra che compongono il piano di appoggio sono scolpite le sedi rettangolari su cui erano alloggiati i cuscinetti di appoggio della travata metallica.
Spalla lato Ostiglia. Muro paraghiaia in corrispondenza del passaggio del binario. I mattoni inclinati del muro paraghiaia che contengono la massicciata ferroviaria si riconoscono sotto il binario anche nella foto d'epoca. Più in basso il fiume Fratta.

Spalla lato Treviso.
Il fiume Fratta nel punto di attraversamento della ferrovia. Sulla destra, sull'argine del fiume, spunta dalla vegetazione la muratura della spalla lato Treviso.
Ponticello di luce m 0,70 al km 31+554. Notare i muretti di contenimento del terrapieno in mattoni e pietra di taglio con angoli arrotondati per favorire lo scorrimento dell'acqua.


Sottovia in mattoni con arco a sesto ribassato di luce m 4 al km 31+797, costruito per consentire il passaggio dei mezzi agricoli negli appezzamenti di terreno divisi dal terrapieno ferroviario.
L'ampia curva iniziata al km 31, poco dopo la casa cantoniera di via "Ferrata", prosegue fino al km 32. Rimangono in sito, anche se scalzati dalla posizione originaria, le sezioni di rotaia usate per la picchettazione della curva. La rotaia riporta l'anno 1939 ciò che attesta un lavoro di rifacimento della curva in epoca successiva alla realizzazione della linea.
Ponticello sottargine in mattoni con arco a sesto ribassato di luce m 0,70 al km 32+026.
Ponticello sottargine in mattoni con arco a sesto ribassato di luce m 0,80 al km 32+087.
Il terrapieno ferroviario procede in leggera ascesa (2,5%o) verso la stazione di Cologna Veneta. Esattamente 712 m prima della stazione troviamo questa particolare costruzione che, ad un esame più approfondito, si rivela essere una casa cantoniera incompiuta. Le misure delle fondazioni corrispondono esattamente a quelle indicate nei disegni costruttivi e così dicasi per l'andamento parallelo col binario e la distanza da questo.
Particolare dei muri e delle volte interni.
In prossimità della stazione di Cologna Veneta si è rinvenuto questo segnale a rombo giallo detto "di attenzione", esposto di norma in precedenza a segnali ad ala di 2ª categoria. Il ritrovamento è alquanto insolito dato che nell'Ostiglia non si sono mai impiegati segnali ad ala di 2ª categoria. La distanza non corrisponde nemmeno se, per ipotesi, tale segnale fosse stato di preavviso per il segnale di protezione di Cologna Veneta che, tuttavia, era di 1ª categoria. L'unica spiegazione plausibile è che fosse stato collocato in epoca più recente, quando la linea fungeva da raccordo, per preavvisare semplicemente la stazione di Cologna, termine della linea negli anni '60.

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