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DIRIGENTE UNICO E TELEFONO SELETTIVO

Per i primi anni di esercizio della linea (tratta Legnago - Cologna Veneta), la sicurezza dell’esercizio dei treni nell’Ostiglia era affidata, come tutte le linee dell’epoca, al sistema del Blocco Telegrafico che, oltre a garantire l’invio di un solo treno per volta in ogni sezione di blocco, consentiva anche lo scambio di informazioni fra i dirigenti movimento (capistazione) chiamate dispacci di movimento. Tutte le stazioni erano dotate di un telegrafo con il quale i dirigenti movimento scambiavano i dispacci di “invio” o di “giunto” (e tutte le comunicazioni aggiuntive) mediante codice Morse scritto su un apposita striscia di carta.

Per poter dunque inviare un treno in linea il dirigente movimeto doveva chiedere consenso alla stazione successiva che il treno seguente fosse “giunto regolare” in stazione, che avesse cioè i regolari segnali di coda sull’ultimo vagone a conferma dell’avvenuto arrivo del treno completo. Avuta conferma della libertà della linea il dirigente movimento si poteva così ordinare la partenza del treno.

Con l’apertura del tronco Cologna Veneta – Poiana di Granfion, la linea fu dotata, oltre che di circuito telegrafico, di un circuito telefonico selettivo fra tutti i posti di movimento e i passaggi a livello presenziati. Questo permise l’introduzione del Dirigente Unico delle stazioni che aveva sede a Legnago (20 Agosto 1929). Le stazioni di bivio con le altre linee continueranno, tuttavia, ad assere rette dal dirigente movimento (ora dirigente locale), mentre le altre stazioni saranno invece normalmente rette da "assuntori".

I dispacci (fonogrammi) fra le località di servizio e il Dirigente Unico avvenivano tramite apparecchio telefonico e dovevano essere tutti registrati su apposito protocollo telefonico modello M. 100c. In questo modo tutte le comunicazioni di servizio anziché direttamente fra un posto di movimento e l‘altro, venivano scambiate tutte col Dirigente Unico.

A mano a mano che gli venivano comunicate le ore di partenza (fonogramma di “partenza”) e di arrivo o di transito dei treni (fonogramma di “giunto”) nelle località di servizio, il Dirigente Unico tracciava il grafico reale dell’andamento di ciascun treno, dall’inizio al termine della corsa. Questo gli permetteva di stabilire ad esempio in quale stazione convenisse effettuare l’incrocio dei treni, ovvero se l’incrocio doveva essere effettuato nella stazione prevista, come “da orario”, oppure, in caso di ritardo di uno dei due treni, in altra località di servizio. Il Dirigente Unico assumeva così personalmente la dirigenza del movimento dell’intera linea e adottava tutti i provvedimenti che il regolare svolgimento del servizio richiedeva.