Poiana di Granfion e ponte sul Ceresone logo di Google

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La piccola località non rimase immune da fatti bellici che interessarono anche il suo territorio nell'ultimo conflitto. Nelle vicine campagne andò infatti a schiantarsi per una manovra errata, un P-47 Thunderbolt dell'USAAF pilotato dal tenente James Arthur Graham. Il rapporto dell'incidente proviene dal tenente in seconda Dwight E. Callagher in missione con lui: "... Mentre il tenente Graham stava conducendo la sua sezione ad un successivo passaggio di mitragliamento su alcuni vagoni ferroviari, avvistò alcuni autocarri. Nel tentativo di compiere una stretta virata su questo obiettivo, fu visto il suo aereo toccare il terreno con l'ala sinistra, ruotare su sé stesso sopra una strada e scivolare via per circa 200 metri. Nessun movimento venne notato nell'aereo dopo che questo ebbe finito la sua corsa e nemmeno nei momenti successivi. Un camion fu visto fermarsi nei pressi dell'aeroplano."
 

Ponte obliquo in ferro a travi gemelle di luce retta m. 8 al km 69+107 sullo Scolo Riazzo, un canale affluente del Ceresone presso Poiana di Granfion. Come si può notare la muratura delle spalle è sempre prevista per il raddoppio della linea (a sinistra in direzione di Treviso).
Travata metallica in direzione Ostiglia (foto 06912102) e in direzione Treviso (foto 06912103). Recentemente sono sorte sopra il tracciato ferroviario un complesso di villette a schiera. Non si capisce come le ferrovie abbiano potuto concedere tali costruzioni al comune di Poiana di Granfion.
Le travi gemelle del ponte viste da sotto in direzione Treviso.
La targa marmorea con i dati tecnici della muratura delle spalle.

PIANO APPOGGIO TRAVATA(23,33)
...................
FONDAZIONI:
SPALLA OSTIGLIA a m. 7,06
SPALLA TREVISO a m. 6,33
Casa cantoniera a quattro alloggi al km 69+193 nei pressi di Poiana di Granfion e passaggio a livello al km 69+259 sulla strada comunale di Poiana di Granfion. Si noti il cancello tipico delle ferrovie ancora rimasto sul posto. Questa è l'unica casa cantoniera fino a Piazzola sul Brenta. Un identico fabbricato si trova nei pressi di Badoere. Nel tratto fra Grisignano e Treviso sono state costruite un numero di case cantoniere notevolmente inferiore rispetto ai tronchi precedenti fra Ostiglia e Grisignano, che hanno una media di più di una casa cantoniera per chilometro. Nei pressi della casa cantoniera era installato il segnale ad ala di avviso della stazione di Grisignano di Zocco alla progressiva km 69+248. Dietro le villette a schiera di Poiana di Granfion sopra il tracciato della ferrovia.
 
Il ponte sul fiume Ceresone. Km 69+861.

La ferrovia Ostiglia - Treviso attraversa il fiume Ceresone al km 69+861,97 con un ponte obliquo a travata metallica di luce retta m. 14,80. Il ponte, perfettamente conservato, presenta un accentuata obliquità, quasi 50° oltre la retta. La travata è di tipo a pareti laterali portanti a correnti paralleli, con traliccio formato da 9 maglie quadrate, con barre secondarie disposte a croce di S.Andrea. La travata è posata alle spalle con apparecchi di appoggio fissi (lato Ostiglia) e mobili per la dilatazione termica del ponte (lato Treviso). Come tutti i ponti principali dell'Ostiglia la muratura delle spalle presenta una larghezza per l'appoggio di una seconda travata a sinistra in direzione di Treviso in caso di raddoppio della linea. La muratura delle spalle è formata da conci rettangolari in pietra di trachite grigia; di mattoni sono i muretti paraghiaia e parapetto con cantonali in pietra.

Il ponte dall'argine destro del fiume Ceresone.
Il ponte dall'argine sinistro.
Travata in direzione di Ostiglia.
Travata in direzione di Treviso.
Trave superiore della parete portante laterale destra.
Piano di appoggio della travata spalla lato Ostiglia e apparecchio di appoggio fisso.
Maglia quadrata della parete portante laterale con barre diagonali a croce di S.Andrea. Le barre riportano la marca e la data di costruzione dei laminati "Breda 1932".
Piano di appoggio lato Treviso e apparecchio di appoggio mobile a rulli per la dilatazione termica della travata.
Sede di appoggio del longherone di legno sinistro dove era fissata, tramite gli organi di attacco, la rotaia. Il "piano del ferro" (superficie di rotolamento sul fungo della rotaia) corrisponde al praticabile del camminamento sinistro.
Maglia quadrata della parete laterale vista dall'interno. Praticabile del camminamento sinistro e sede di appoggio del longherone sinistro.
Il fiume Ceresone dal ponte in direzione Nord.
Targhe del ponte rispettivamente spalla lato Treviso e spalla lato Ostiglia.

SPALLA TREVISO
PIANO APPOGGIO TRAVATA (24,18)
FONDAZIONI a m. 6,31
SPALLA OSTIGLIA
PIANO APPOGGIO TRAVATA (24,40)
FONDAZIONI a m. 5,68
Pochi metri dopo del ponte troviamo questo cunicolo per lo scolo dell'acqua. Il ponticello sott'argine presenta la volta costruita in cemento. Il tratto verso Treviso, costruito alla fine degli anni '30, presenta delle caratteristiche edilizie più moderne e l'introduzione del cemento come materiale di costruzione per diverse strutture portanti.
Rampa di accesso ad un passaggio a livello privato al km 70+150, qualche centinaio di metri oltre il ponte sul fiume Ceresone. Pochi metri prima del PL (a destra rispetto alla foto) era installato il segnale ad ala di avviso della stazione di Campodoro.
Linea in rilevato in direzione di Treviso. La massicciata ferroviaria perfettamente conservata formata dalla ghiaia del Brenta, poco prima di essere asportata per il recenti lavori di costruzione di una pista ciclabile sopra la ferrovia.
Poco più avanti un ponte in pietra con arco in cemento armato a tutto sesto sul Ceresone Piccolo un canale affluente del fiume Ceresone.
 
Stazione di Campodoro. Km 71+571,30torna

La ferrovia Ostiglia - Treviso serviva il centro abitato di Campodoro con un apposita stazione al km 71+571. Il fabbricato viaggiatori è più piccolo rispetto al disegno standard delle stazioni secondarie dell'Ostiglia: il prospetto lato binari è a 3 assi, con tre porte al piano terra e tre finestre al piano superiore; lateralmente presenta una sola finestra per ciascun piano. La stazione è dotata di bagno esterno (lato Treviso), anch'esso in stile diverso e leggermente più piccolo rispetto alle altre stazioni, ma è priva di scalo merci. Tuttavia la stazione di Campodoro, oltre al binario di transito (2° dal F.V.) era dotata di un binario di ricevimento passante (1° dal F.V.); le punte degli scambi estremi erano alle progressive al km 71+271 e 71+870. La stazione era protetta in entrambe le provenienze da segnali ad ala di 1a categoria e di avviso, dotati di manovra e illuminazione elettrica, e posti alle progressive km 71+136 e km 72+006 (1a categoria) e km 70+135 e 73+006 (avviso).

Il fabbricato viaggiatori della stazione di Campodoro lato marciapiede binari e bagno esterno. Le tre porte, nella facciata lato binari partendo da sinistra, corrispondono a: ufficio movimento, sala d'attesa e magazzino.
La stazione lato campagna.
L'uscita pedonale. Cancelletto in ferro e lampione d'illuminazione.
L'uscita vista dal marciapiede dei binari.
La porta dell'ufficio movimento della stazione. Ai lati ancora le tracce delle due suonerie "Leopolder".
La staffa di sostegno della Leopolder lato Grisignano di Zocco, il cavo elettrico che alimentava la suoneria esce ancora dal muro.
Il supporto in ferro dove era installata la tabella indicante la scritta "USCITA".
Sulla facciata della stazione lato binari una targa marmorea riporta una marcatura con la quota esatta dei metri sul livello del mare.
L'interno della stazione
La sala d'aspetto della stazione. Da notare il decorativo pavimento originale con mattonelle colorate e lo sportello di legno, comunicante con l'ufficio movimento, da dove venivano venduti i biglietti.
Lo sportello dal lato dell'ufficio movimento con i cassetti per la biglietteria.
Gli infissi originali della porta nella stanza del magazzino.
Le scale che conducono al 1° piano, dov'era l'alloggio del personale ferroviario. Ancora perfettamente conservata la ringhiera in ferro e il corrimano in legno con i gradini in marmo.
In buono stato di conservazione anche il bagno esterno, ancora con parecchi particolari originali, dalla porta al tetto in legno.
La ferrovia prosegue in rettilineo e supera facilmente un fosso di scolo con un ponte in mattoni con piattabanda in cemento armato di luce m.2, in aperta campagna nei pressi di Bevadoro.
In prossimità del ponte di cui alla foto precedente si nota benissimo la massicciata ferroviaria ottenuta con i sassi del Brenta.
Ponticello sott'argine su un fosso di scolo, costruito in mattoni con arco a sesto ribassato di 1/4 in cemento armato di luce m. 2,50 al km 73+469.
Rilevato ferroviario e massicciata in corrispondenza del ponticello della foto precedente, in direzione Treviso (foto 07346901) e in direzione Ostiglia (foto 07346902)

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